Ripetere l'anno scolastico (egyszerű és összevolt elöljárószavak pótlása)

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Essere bocciati e dover ripetere l’anno scolastico aiuta recuperare il ritardo accumulato compagni classe e a migliorare i risultati? È l’argomento di questa puntata di Learning World. Siamo andati Uruguay e Ungheria.

Uruguay: diminuire le bocciature, obiettivo governo

In Uruguay il sistema educativo è in crisi. Secondo i dati forniti Unicef, nel Paese il 19% degli studenti ripete l’anno. Una percentuale tripla rispetto a quella registrata resto Paesi dell’America latina.

Ma nel Liceo n.25 José Belloni, 17 chilometri dal centro capitale Montevideo, la percentuale studenti che l’anno scorso sono stati bocciati è stata superiore 30%.

Ecco perché la scuola ha implementato misure di sostegno come le classi di tutoraggio i ragazzi che hanno bisogno di aiuto. E i risultati sembrano esserci.

Ungheria: ritorno passato

In Ungheria, dieci anni (fra il 2003 e il 2013) gli insegnanti non potevano bocciare gli allievi, se non previo consenso dei genitori. Ora invece, la nuova legge introdotta parlamento, anche un bambino sei anni può dover ripetere l’anno scolastico. Secondo il direttore dell’Istituto ungherese per la Ricerca educativa la bocciatura deve essere vissuta ragazzi come un’occasione per riprovarci, fare meglio.

Ripetere l’anno: un’occasione o un costo?

Sompong Jitradab, docente della Chulalongkorn University, la più antica università Thailandia, ha spiegato che occorre bocciare i ragazzi, quando ci sono carenze evidenti, perché farli proseguire corso di studi senza buone basi è soltanto controproducente. Di diverso parere Alain Sotto, psicologo francese, specializzato tecniche di apprendimento. Secondo Sotto ripetere l’anno può essere una prova molto dura per un bambino. La bocciatura, inoltre, può portare abbandono scolastico.